La banalità del marketing
Pubblichiamo in fretta un articolo del blog prima che l’Italia si paralizzi per l’estate di regime, dove tutto è fermo e l’unica cosa che si muove sono turisti con il cappello di paglia che vagano nelle città desertificate alla ricerca (vana) di un bar o un ristorante aperto.
Oggi voglio parlare di qualcosa che a molti sembra affascinante e intrigante ma che per me è una fonte infinita di noia: il marketing.
Il marketing è un insieme di strategie, è una disciplina, è un codice, è… è come una brutta lingua straniera composta da termini che sembrano presi da una realtà parallela nella quale un’astronave di babbuini alieni ha impattato contro gli Stati Uniti e ora sono diventati la razza dominante.
Ecco cos’è il marketing.
Ho incontrato così tante persone che usano a sproposito parole come “brand positioning”, “upsell” e “ROI” che potrei scriverci un libro.
“Dizionario completo del milanesizzato male”.
Quasi quasi lo faccio davvero.
E che dire della pubblicità? Che dovremmo chiamare Advertising o, ancora meglio “adivì” per sentirci veri sfigati del settore a pieno titolo.
Quante settimane di vita e quante centinaia di migliaia di euro per creare campagne creative che poi, come mandala tibetani, si perdono nel vento (o, meglio, on-air) in pochi secondi. Di solito 30” o addirittura 5”.
E quanti cartelloni stradali che nessuno capisce. La gente per strada capisce solo i culi. Come su Instagram del resto.
Dimmi, non è così?
In Italia si lavora solo ed esclusivamente con il passaparola.
Ovviamente dovete chiamarlo referral marketing, altrimenti non siete fighi e non vi includo nel mio prossimo libro.
Ma, attenzione, il passaparola non è una colpa: è un modello di business.
La colpa semmai è quando faccio le notti per preparare una gara, e poi la gara viene assegnata al cuggino.
Luoghi comuni?
Sì. Sono luoghi comuni, ma anche luoghi province, luoghi regioni e luoghi ministeri. Anche luoghi europei a volte.
Il bello è che se anche tu che hai un’agenzia lavori è solo perché sei stato raccomandato ma ti piace credere di essere un creativo.
Le relazioni umane sono una grande risorsa, non dobbiamo dimenticarlo MAI.
Lasciate stare le strategie di marketing elaborate, il segreto del successo è avere l’amico giusto nel posto giusto.
Siamo quindi alla ricerca di amici.
Non vogliamo lavorare: vogliamo amici.
Prenota subito una call che diventiamo amici.