Come parlare in pubblico – parte 4
La serie di articoli “Come parlare in pubblico” è un vero e proprio corso di public speaking in pillole.
Tutti i testi provengono dall’eccellente riassunto realizzato dalla piattaforma 4books (alla quale siamo solo abbonati ma non affiliati) per il libro “You Were Born to Speak” di Richard Newman.
04. Prima che avessimo un linguaggio, erano i movimenti a permetterci di comunicare: rinunciare al linguaggio del corpo impoverisce la comunicazione ed è importante capire quali sono i movimenti da fare e quali vanno evitati
La prima regola è che i movimenti devono avere un senso: se ti muovi per nessuna ragione utile, le persone leggeranno questo movimento come sfogo del tuo nervosismo (cosa che probabilmente è vera). Camminare avanti e indietro in maniera meccanica, incrociare i piedi, accavallare e scavallare le gambe se si è seduti, aggiustarsi sulla sedia: sono tutti movimenti che fanno sembrare che tu sia a disagio, quindi che le parole che dici siano in qualche modo un problema prima di tutto per te stesso.
Nello stesso modo, è sbagliato appoggiare il peso su un solo fianco, un atteggiamento che può andar bene durante un evento sociale, ma non quando si parla in pubblico. Bisogna stare centrali e centrati, senza dondolare: le donne tendono a spostarsi da un fianco all’altro, gli uomini invece spostano il peso dalla punta dei piedi ai talloni, entrambe le cose indeboliscono la presenza e distraggono da quello che si sta dicendo. Non ci si deve sforzare di apparire “casual”, come se non si avesse bisogno dell’approvazione dell’uditorio. [continua…]