Neri

La collaborazione con la Neri nasce nel 1982. All’epoca l’azienda utilizzava come logo uno stemma realizzato a mano dal fondatore Domenico Neri.
Recava il suo nome e cognome assieme alla sua città natale e sede operativa, Longiano. Il tutto era racchiuso dentro un blasone decorato con foglie e riccioli.

La prima sfida di Officina Immagine nel 1985 è stata proprio quella di trasformare questo artefatto in un marchio che potesse trasmettere i valori dell’azienda senza dimenticare la “manualità” che la contraddistingueva.
Sono state proprio le foglie di Acanto, prima realistiche e poi stilizzate, che hanno ispirato il pittogramma del primo vero restyling Neri: un passaggio dal classico al moderno che rispecchiava un obiettivo fondamentale e di crescita.

Dapprima realizzate a mano da disegnatori professionisti e poi successivamente trasformate in segni ancora più semplici e moderni.
Questo è stato il primo passaggio per portare la Neri a comunicare il suo know-how: advertising, cataloghi e comunicazione istituzionale sono stati i primi strumenti adottati e messi in opera.
Tradition for the future, o in italiano La tradizione all’avanguardia: questo il primo payoff utilizzato per sottolineare i valori della Neri.

Nel 1988 nasce l’idea di creare una rivista che potesse far conoscere al pubblico la storicità e la necessità dell’arredo urbano. Viene quindi istituito il progetto Arredo & Città quale strumento culturale di marketing. Ad oggi la rivista pubblica ancora le sue monografie con cadenza semestrale.

L’animo classico della Neri si rispecchia anche nel Museo Italiano della Ghisa: edificio storico del 1772 che sorge su un preesistente edificio di culto del 1506 nella quale chiesetta, ormai da tempo sconsacrata, sono esposti alcuni tra i pezzi più significativi della collezione. Questa è stata prima occasione per Officina Immagine l’opportunità di fondere la nuova comunicazione di Neri con il classico che la circondava: marchio, allestimento e comunicazione media hanno fatto conoscere il Museo a tutto il mondo. Era il 1996.

Il 1997 si apre con la premiazione della Neri con il prestigioso Premio Guggenheim, un magnifico riconoscimento che sottolinea l’importanza di comunicare la cultura d’impresa.
Negli anni la produzione Neri affianca alle linee più classiche anche linee dal design più contemporanee e ricercato.
Per portare avanti questa direzione, nel 2002 nasce il Neri Award, un premio internazionale sul tema del design dell’illuminazione e dell’arredo urbano, a cui hanno partecipato oltre 300 progettisti da tutto il mondo. Questo segna l’inizio di una preziosa collaborazione con alcuni degli studi di design più famosi del mondo.

La ghisa, materiale durevole ma assoggettato alla forza degli elementi, costituiva il principale elemento di quasi tutto l’arredo urbano presente nelle nostre città. La visione strategica di Neri voleva in qualche modo salvaguardare e riportare in attività i vecchi manufatti ormai in declino. Questa idea è stata sviluppata da Officina Immagine nel Progetto Fenice: un percorso atto a recuperare e modernizzare con sorgenti a led i vecchi impianti di illuminazione.

La natura dei prodotti Neri comunica principalmente con le immagini, motivo per cui nel 1999 nasce l’idea di produrre un calendario che potesse mostrare su grande formato l’armonia delle forme dei sui prodotti e come si adattavano ai vari ambienti. A distanza di oltre 20 anni il calendario viene ancora stampato e distribuito.
L’evoluzione e l’espansione della Neri porta nel 2010 ad inaugurare una nuova sede del Museo Italiano della Ghisa, un nuovo spazio espositivo ancora più grande che richiederà un allestimento ancora più complesso.