A Natale siamo tutti più buoi
Durante il Medioevo, i festeggiamenti natalizi diventarono sempre più importanti. Era la festa più lunga dell’anno, tipicamente di dodici giorni. Dalla notte della Vigilia (24 dicembre) al Dodicesimo Giorno, l’Epifania (6 gennaio), la gente si godeva il meritato riposo, grazie al rallentamento del lavoro agricolo durante l’inverno […]
Se ti interessa l’argomento, puoi continuare la lettura su www.worldhistory.org, a noi serviva solo un incipit.
Da quanti anni usiamo i termini Medioevo e medievale per definire ignoranza e oscurantismo? Tanti.
Sicuramente per chi fa lo Storico di professione sono TROPPI e, quando mi capita di ascoltare queste persone, sento sempre che si battono per spiegare che:
1. quelli medievali non sono stati secoli bui;
2. in realtà non esiste un Medioevo, ma che quella è un’etichetta che non rappresenta nulla.
A questo punto viene da chiedersi: “Chi ha ragione, l’uso comune della lingua o la verità storica?”
Molti di noi probabilmente saranno portati a dire che è la verità che deve comandare (vuoi che sia per presupposti Kantiani, vuoi che sia per comandamenti biblici, vuoi che sia per paradigmi familiari appresi nell’infanzia, il risultato non cambia) ma, il dato oggettivamente rilevabile, è che nel linguaggio comune il termine “medievale” indica sempre qualcosa di antiquato e non adatto ai nostri tempi per via della sua brutalità.
Sai cosa è successo?
Che la parola si è fissata nella nostra mente con un significato che sovrascrive la realtà dei documenti storici.
👉 Il brand “Medioevo” è diventato più forte del periodo storico “Medioevo”. 👈
Questo significa che il marketing (la disciplina che si occupa di posizionare i brand) può essere più forte della realtà stessa.
“Il marketing non è una battaglia di prodotti, è una battaglia di percezioni. […] La percezione è la realtà. Tutto il resto è un’illusione.”
Questo dicevano i padri del brand positioning Al Ries e Jack Trout nel famoso libro “Le 22 immutabili leggi del marketing“.
Allora, perché non ascoltarli e iniziare ad accettare che oggi le persone non comprano gli ingredienti migliori ma l’etichetta più bella?
⚠️ Attenzione: la nostra non è un’apologia delle paillettes.
Gli ingredienti migliori diamo per scontato che li devi usare!
Ma a parità di ingredienti migliori vincerà sempre l’etichetta più bella.
Il problema è che spesso vincono etichette belle con dentro ingredienti mediocri.
È arrivato il momento di investire in marketing (quello strategico, non in post sponsorizzati a caso).
Buon Natale e Felice fatturato nuovo.